MUSCULO-SCHELETAL
Integrated Imaging |
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Giuseppe Monetti |
Author |
Italian (english and spanish coming
soon) |
Language |
Idelson - Gnocchi |
Published by |
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Presentation
Quando il professor Giuseppe Monetti mi ha invitato a scrivere
la presentazione del suo nuovo trattato di ecografia muscolo-scheletrica,
sono rimasto sorpreso dalla richiesta perché non sono,
certamente, un'autorità nel campo specifico di una specializzazione
così diversa dalla mia.
vedendo la cosa da un altro punto di vista, però, ho
ben chiaro il concetto di sinergia tra competenze differenti
ed integrazione di conoscenze specifiche dalle quali nessuna
cultura scientifica, alle soglie del 200, può prescindere.
La collaborazione tra ortopedici, medici sportivi e radiologici,
oggi, è fondamentale.
Frequento, da molti anni oramai, da ortopedico, le riunioni
della Sezione di Diagnostica per Immagini in medicina dello
Sport, con indubbio vantaggio professionale e scientifico, sentendomi
arricchito anche nella sfera dei rapporti umani.
Nella mia attività quotidiana di chirurgo del ginocchio
e specialista in traumatologia dello sport non potre più
rinunciare al contributo che mi viene dalla diagnostica per
immagini, ma anche le metodiche più avanzate come la
tomografia computerizzata e la risonanza magnetica, non coprono
tutto l'ampio spettro della patologia muscolo-tendinea, campo
nel quale l'ecografia ha raggiunto un tale grado di affidabilità
e perfezione, al punto di essere ritenuta indispensabile nella
valutazione ei queste lesioni.
L'ecografia infatti permette la diagnosi precoce delle affezioni
tendinee, in particolare delle tendinosi, che sempre più
frequentemente colpiscono sportivi, professionisti e dilettanti
di ogni età: L'esasperazione della "performance"
nello sport moderno porta verso allenamenti sempre più
"tirate" verso prestazioni ancora più elevate.
Come riesce il corpo umano, e nello specifico il sistema muscolo-scheletrico,
a sopportare il peso di carichi sempre più gravosi per
un miglioramento continuo alla ricerca del "record",
senza risentirne?
In realtà queste richieste sempre più elevate
incidono in termini di aumentata usura dell'apparato locomotore
soprattutto evidenti nel sovraccarico delle strutture muscolari
e tendinee che sfocia nel patologico.
Il trattamento moderno della patologia muscolo-tendinea, da
"overuse", si basa sulla diagnosi precoce, al fine
di iniziare rapidamente un corretto trattamento conservativo
evitando la terapia chirurgica, non sempre in grado di garantire
risultati brillanti. Il clinico ed il radiologo devono operare
insieme, coordinando gli sforzi, per giungere ad una diagnosi
precoce e riuscire a controllare l'evoluzione nel tempo della
"malattia da sport".
Queste considerazioni mi spingono a credere che solamente lavorando
fianco a fianco, studiando ed elaborando i testi con una visione
comune, si riesce a promuovere, nel modo migliore, l'educazione
culturale dei colleghi più giovani, oltre che, prima
di tutto, di noi stessi.
Il prof. Giuseppe Monetti, con la sua opera, ha raggiunto lo
scopo, dimostrando che l'ecografia muscolo scheletrica, occupa
a ragione un ruolo fondamentale nella prevenzione delle complicanze
e nella stadiazione del trattamento, sia nell'atleta che nello
sportivo amatoriale che nel paziente di tutti i giorni, afflitto
da patologia muscolare o tendinea, primo segno di un invecchiamento
fisiche che, purtroppo, è divenuto più frequente
di quanto non ci sembrasse in passato.
Come Presidente della Società Europea di Artroscopia,
Chirurgia del Ginocchio e Traumatologia dello Sport, mi congratulo
con Giuseppe e gli auguro di rinnovare il successo che certamente
merita questo trattato con tante nuove edizioni negli anni futuri.
Prof. Giancarlo Puddu.
Prefazione
Ogni qualvolta ho terminato di scrivere un libro mi sono
sempre detto "questa è l'ultima fatica". Peraltro,
penso che ogni autore diventi ipercritico rileggendo la propria
opera; in particolare nel mio caso, dirigendo ormai da tanti
anni una Scuola Nazionale di Ecografia muscolo-scheletrica,
ho avuto la possibilità di preziosi consigli ed utili
critiche dai colleghi che hanno frequentato i miei corsi, facendone
tesoro per la stesura di quest'ultimo lavoro.
Mi auguro che tutta l'esperienza maturata in oltre 20 anni di
ecografia ed RX osteo-articolare, unitamente agli oltre 8 anni
di integrazione con TC e RM, siano serviti a rendere l'opera
la più completa ed omogenea possibile.
Mi stia consentito di rivolgere al Lettore alcuni consigli in
merito alla diagnostica muscolo-scheletrica in generale ed a
quella ecografica in particolare.
Il radiologo od il diagnosta, devono sempre ricordarsi di essere
in prima persona dei clinici. I miei Grandi Maestri, dal Nonno
Gian Giuseppe Palmieri, a Mio Padre Carlo ed al mio Direttore,
Prof. Alberto Corinaldesi, hanno sempre espresso il concetto
che il radiologo, se non è clinico, rischia di esprimere
diagnosi di nessun valore pratico.
Nel campo della diagnostica per immagini muscolo-scheletrica
il bagaglio culturale deve comprendere profonda conoscenza di
anatomia, clinica e bio-meccanica, tutti settori che consentono
di colloquiare alla pari con i colleghi delle altre discipline,
degli ortopedici, ai fisiatri, ai neurologi, ai medici sportivi,
etc.
Risulta inoltre indispensabile una accurata preparazione nel
campo specifico della ecografia, metodica piena di rischi e
sicuramente la più difficile fra le tecniche di imaging.
E' indubbio che il radiologo, in particolare se esperto anche
RX, TC ed RM, si trovi in una posizione di vantaggio nei confronti
dell'ecografista "puro".
I concetti sopra espressi non voglio risultare polemici e noiosi,
ma un utile monito a lavorare con coscienza, alla ricerca sempre
maggiore di una stretta collaborazione con i colleghi clinici
e chirurghi.
Sono orgoglioso della preziosa collaborazione offertami dagli
amici-colleghi Giuseppe Porcellini, Fabrizio Campi e Giovanni
Baccarini, nonché dalla disegnatrice Michela Spadafora,
per il paragrafo di artroscopia nel capitolo della spalla. Altrettanto
dicasi per l'eccellenti capitolo sulle tematiche medico-legali
scritto dall'amico Prof. Domenico Vasapollo.
Risulta per me un onore l'aver ricevuto la presentazione di
questo libro da un illustre amico qual'è il Prof. Giancarlo
Puddu, emerito Chirurgo ortopedico di livello mondiale, non
a caso attuale presidente della Società Europea di Artroscopia,
Chirurgia del Ginocchio e Traumatologia dello Sport.
Un ringraziamento particolare va rivolto all'amica carissima
Marusca Albertazzi, per la preziosa collaborazione di stesura
e traduzione dei testi.
Un grazie a Silvia, che mi ha supportato e sopportato nelle
tante serate dedicate alla stesura del testo.
Come in una squadra-corse di F1, i tecnici svolgono sempre un
lavoro fondamentale per la buona riuscita finale, ed è
per questo che rivolgo particolare ringraziamento alla mia équipe,
formata in testa dal Capo-tecnico Ennio Benassi, coaudivato
creativamente da Alessandra Pagnotti, Alessandra Leoni e Massimiliano
Mazzocchetti, unitamente alla preziosa collaborazione dell'amica
e collega Silvia Canova.
Infine, un grande plauso va rivolto all'amico di tante battaglie
Guido Gnocchi, per avere una volta in più creduto nelle
mie possibilità, ed avermi dato l'occasione di pubblicare
anche questa ultima opera, che mi auguro trovi successo, e che
presto ci dovremo accingere a tradurre in lingua inglese.
Giuseppe Monetti
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CONTENTS
- Presentation
- Preface
- Tools and examination techniques
- Semiotics of Ultrasound anatomy
- Muscles. Traumatic pathology
- Muscles. Degenerative post-traumatic pathology
- Muscles. Primitive degenerative pathology
- Muscles. Neuromuscular pathology
- Muscles. Neoplastic pathology
- Semiotics of ligament and tendon lesions
- Cutis and subcutaneous tissue
- Peripheral nervous system
- Vascular pathology of the limbs
- Cartilaginous and osseous tissue
- Sinovyal tissue
- Rheumatic diseases
- Pediatric Ultrasound
- Shoulder
- Elbow
- Wrist and hand
- Hip
- Knee
- Ankle and foot
- Medical-legal issues in Diagnostic Imaging
- Artifacts in musculo-skeletal Ultrasound
- Musculo-skeletal Ultrasound: state of affairs
- Analytic index
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